CAPITOLO 3106Please respect copyright.PENANAZvjY4UIH3g
Il bambino106Please respect copyright.PENANA3ImWKa96Eb
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Le note del Notturno vibravano calde e dolci nell’aria.106Please respect copyright.PENANAwALNqUp8ko
Tilde, con indosso un leggero vestito bianco che le arrivava alle caviglie e i lunghi capelli sciolti che le ricadevano morbidi sulla schiena, osservava concentrata il dipinto al quale stava lavorando.106Please respect copyright.PENANAZLdzI8E7i8
Teneva in una mano un pennello e nell’altra una tavolozza. Aveva negli occhi nocciola un’espressione triste, che Davide non ricordava di averle mai visto prima.106Please respect copyright.PENANA8T4GsdsEAu
«Cosa dipingi, mamma?» le chiese avvicinandosi a lei, con la sua voce da bambino.106Please respect copyright.PENANAlViqmHRZ3R
«La fine di ogni cosa...» fu la strana risposta.106Please respect copyright.PENANAjk3wCB1eB5
Davide corrugò la fronte, poi lo sguardo scivolò sul pennello che lei stringeva tra le dita. Era imbrattato di un colore che di rado le aveva visto usare nelle sue opere: un rosso carminio terribilmente scuro.106Please respect copyright.PENANA5pJoMG7hw5
Il colore del sangue.106Please respect copyright.PENANAE45dtwnYy8
Incuriosito, si portò di fronte al quadro per poterlo esaminare.106Please respect copyright.PENANARCWAxttwZc
Sullo sfondo nero di una notte senza luna incredibilmente stellata, un essere con le sembianze di un uomo vestito di sola ombra sedeva sul bordo di un pozzo.106Please respect copyright.PENANAF2Aop58XbI
Teneva tra le mani un cuore umano. Aveva il volto imbrattato di sangue e, tra i piccoli denti aguzzi, c’erano brandelli di carne.106Please respect copyright.PENANAkZPoeAoSa1
Ciò che rimaneva del corpo squartato di un ragazzino era ammucchiato ai piedi dell’essere, in una posa grottesca.106Please respect copyright.PENANAjsgQ5zBd9z
Davide guardò la madre inorridito. Non aveva mai dipinto scene così raccapriccianti.106Please respect copyright.PENANAvqr76mz1Tr
«Chi è?» le chiese.106Please respect copyright.PENANAsqzAcYxGM9
«Non chi “è”, ma chi “potrebbe essere”...»106Please respect copyright.PENANAoRlk34dAp1
«Chi?»106Please respect copyright.PENANAyQOfVxdGA5
Le dolci note del Notturno si avviavano verso il finale.106Please respect copyright.PENANAKdwxSwv95e
Tilde lo guardò con profondo amore e rispose: «Dovrai essere forte, piccolo mio. Promettimi che sarai forte.» 106Please respect copyright.PENANALEvZavazv6
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Davide balzò sul letto, col cuore che gli martellava violento nel petto.106Please respect copyright.PENANARhf2sSbwf3
La prima cosa di cui si rese conto fu di avere la bocca arida. Aveva sete, una sete terribile.106Please respect copyright.PENANADpLokuIcpc
O era fame?106Please respect copyright.PENANAP7vsFqQyte
La seconda cosa furono le note del Notturno di Chopin. Provenivano dal soggiorno.106Please respect copyright.PENANASPswWR6ajM
C’era qualcuno in casa, realizzò raggelando di paura. Forse un ladro. O forse la stessa persona che aveva tenuto in ordine la casa, che gli aveva riempito il frigorifero e perfino preparato il letto.106Please respect copyright.PENANAltJ0qFm7Oz
Dopo un primo momento di disorientamento e di spavento, Davide si mise in piedi. Cercò in giro qualcosa da usare come arma ma non trovò nulla di utile allo scopo. Si affacciò sul pianerottolo e accese la luce.106Please respect copyright.PENANAxC0ZwN7occ
«Ehi, c’è qualcuno? Sto chiamando la polizia!» gridò, nella speranza che questo bastasse a mettere in fuga l’intruso. Tuttavia non accadde nulla e, soprattutto, non udì nulla.106Please respect copyright.PENANAm37fBRwDWQ
Iniziò a scendere le scale con circospezione, con lo stomaco aggrovigliato, il cuore in gola e il telefonino in mano, pronto a far partire la chiamata alle forze dell’ordine.106Please respect copyright.PENANAx6lgHx2B3m
Il suono gracchiante del pianoforte continuava a risuonare nelle stanze della casa.106Please respect copyright.PENANAsfHJEsUTDm
Davide si fece coraggio, piombò nel soggiorno e accese la luce, aspettandosi di trovarsi faccia a faccia con l’intruso. Il grammofono si spense all’improvviso in quello stesso momento, e la casa ripiombò nel silenzio più assoluto.106Please respect copyright.PENANAVNmhfRpSVk
Davide si guardò intorno, sollevato ma anche confuso. Il soggiorno era come lo aveva lasciato: in ordine e vuoto. Eppure qualcuno aveva pur messo in funzione il grammofono e, allo stesso modo, lo aveva spento.106Please respect copyright.PENANA95FHFxKxBF
Cercò ovunque, dietro le tende e perfino dentro la credenza. Infine si arrese all’evidenza: nessuno si era intrufolato in casa sua a quell’ora della notte. Probabilmente si era immaginato tutto, si era trattato solo di una suggestione causata dal brutto sogno che aveva appena fatto.106Please respect copyright.PENANAjGSrGc6fNm
Sì, cercò di convincere se stesso, doveva essere andata così.106Please respect copyright.PENANA31yY0zNjWN
Spense la luce intenzionato a tornarsene a letto, quando gli parve di udire un cigolio provenire da fuori.106Please respect copyright.PENANAEFt0Mj5haz
Davide si affacciò alla finestra. La nebbia, che aveva iniziato a scendere la sera prima, si era fatta più densa e compatta, ma non così tanto da impedirgli di vedere che qualcuno era su una delle due altalene del parco e si dondolava pigramente.106Please respect copyright.PENANA7DxaIa0egA
Qualcuno dalla statura molto piccola.106Please respect copyright.PENANAGKOHTQ4ppE
«Un bambino...» alitò Davide sconcertato.106Please respect copyright.PENANA8aWpJCZOit
Di riflesso guardò l’ora sul suo orologio da polso: erano le tre meno un quarto. Chi diavolo faceva uscire un bambino così piccolo in piena notte, con la nebbia e il freddo?106Please respect copyright.PENANAAxNFerpyft
Diede un’occhiata intorno per accertarsi che il piccolo non fosse da solo, che qualcuno lo stesse per lo meno sorvegliando, ma non gli parve di notare nessun altro oltre a lui.106Please respect copyright.PENANA8GbpXxT8oy
Decise di controllare meglio. Si avviò all’ingresso e aprì con circospezione la porta.106Please respect copyright.PENANAX8LuStw1Sd
Il freddo si era fatto pungente a causa dell’umidità presente nell’aria e Davide, che indossava solo una t-shirt leggera e i pantaloni del pigiama, rabbrividì.106Please respect copyright.PENANAQwQFkcUTfD
Tornò a guardarsi intorno con più attenzione, ma di nuovo non gli parve di scorgere nessun altro oltre al bambino, che gli dava le spalle e continuava a dondolarsi pigramente.106Please respect copyright.PENANAOjnKTfcARy
«Ehi!» cercò di richiamare la sua attenzione bisbigliando, data l’ora tarda. Il piccolo, però, parve non udirlo, perché non si girò né smise di dondolarsi.106Please respect copyright.PENANAEqEJYp4Xow
Davide si richiuse la porta alle spalle e mosse qualche passo verso di lui.106Please respect copyright.PENANAKPzQN8RdAn
«Ehi, bimbo...» provò nuovamente a chiamarlo.106Please respect copyright.PENANAxG2ZNWhsPL
Il piccolo si voltò di scatto e lo fissò per un istante con occhi piccoli, che brillavano di una luce strana, quasi selvaggia.106Please respect copyright.PENANANv8hN9tjmL
«Sei solo?» indagò Davide preoccupato. Per tutta risposta, quello gli elargì un sorriso smagliante e poi fuggì via, in direzione della chiesa, la cui luce all’interno era stranamente accesa, come Davide poté notare dall’enorme finestrone trapezoidale sopra il portone d’accesso.106Please respect copyright.PENANAxUdXa4oR0i
Davide inseguì il bambino, noncurante del freddo che ora gli mordeva le ossa. Avrà avuto cinque, forse sei anni, ma correva come un adulto ben allenato, e Davide faticò a stargli dietro.106Please respect copyright.PENANAV0ruB0vNFM
Arrivato alla chiesa, il bambino spinse con tutte e due le mani il portone e quello si aprì, rivelandone l’interno.106Please respect copyright.PENANAsana4MpDkm
Le pareti, affrescate nei toni del giallo, rosa e azzurro, erano scrostate in diversi punti. Vi erano sei cappelle, speculari all’altare maggiore, e alle spalle dell’altare il coro.106Please respect copyright.PENANA2cptZU1byA
Davide entrò nella chiesa in punta di piedi in una sorta di riverenza religiosa, nonostante decisamente non fosse un uomo di fede. I suoi passi echeggiarono tra le alte mura mentre procedeva con discrezione verso il centro della navata, cercando il piccolo tra un banco e l’altro.106Please respect copyright.PENANA1MRjvgfTyJ
Percorse in lungo e in largo tutta la navata, senza trovare anima viva. Controllò anche nel presbiterio e ovunque avesse potuto nascondersi il piccolo, ma di lui nessuna traccia.106Please respect copyright.PENANAWton8gjBRz
«Al diavolo!» esclamò ad un certo punto, stanco di quella lunga e strana notte. Afferrò il telefono con l’intento di chiamare la polizia e affidare a loro il compito di cercare il piccolo, ma poi iniziò ad essere colto dai dubbi.106Please respect copyright.PENANAKAkryei1e0
Esisteva davvero quel bambino? E se la sua fosse stata solo un’allucinazione? Se si fosse trattato solo di un altro dei suoi incubi terribilmente realistici che gli capitava di fare sempre più spesso negli ultimi tempi? Se si fosse trattato solo di stanchezza, o di eccessivo zelo?106Please respect copyright.PENANAP5gtjHOJhf
Prese un profondo respiro e spense il telefono. Non avrebbe creato problemi alla polizia locale a nemmeno un giorno dal suo arrivo in quella stramba comunità, né avrebbe dato modo alla gente del posto, che non sembrava molto incline all’ospitalità, di trovare qualcosa di interessante su di lui di cui spettegolare.106Please respect copyright.PENANALHj6CNDok4
Si avviò lentamente verso l’uscita, desideroso solo di rimettersi a dormire e di concludere quel poco che rimaneva di quell’assurda notte nel suo letto.106Please respect copyright.PENANAIT9Pg8Xp7G
Prima di uscire, tuttavia, fece una foto all’interno della chiesa. Il giorno dopo avrebbe potuto verificare se la sua fosse stata davvero solo un’allucinazione.106Please respect copyright.PENANAQs3bWHaoc0
Si diresse nuovamente verso casa, mentre la stanchezza cominciava a farsi sentire e il freddo a fargli battere i denti.106Please respect copyright.PENANAVhJ9XJGEDQ
Arrivato davanti alla porta si girò un’ultima volta verso la chiesa.106Please respect copyright.PENANAdZeKk02Wev
Le luci erano spente, il portone dovutamente chiuso.106Please respect copyright.PENANAxEAIaqCkYu
Davide emise un’esclamazione di stupore.106Please respect copyright.PENANAc3F222r05W
“Ma che accidenti succede?” pensò, confuso.106Please respect copyright.PENANAZMS0wMYWbp
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MassaMass
ISSUE #6
Il bambino
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