Nei giorni successivi al primo attacco dei barbari - che si rivelò simbolico in quanto di breve durata e tutto sommato inoffensivo - si alternarono una serie di scontri veloci e piuttosto innocui per ambo le parti. I barbari non sembravano disposti a scontrarsi in campo aperto con l’esercito romano. La loro tattica consisteva in brevi incursioni, che effettuavano in ogni momento, di giorno e di notte, e con i quali miravano più che altro a sfiancare i nervi dei soldati romani.127Please respect copyright.PENANAjrk1fpBmmM
Quando si ritiravano nella foresta, era come se avessero il potere di rendersi invisibili, di dissolversi nell’aria, tanto riuscivano a nascondersi bene. Proprio per questo, il legato Flavio non si decideva a intentare un’azione decisiva. Lo scopo dei nemici era chiaramente quello di attirarli nei boschi, e troppe erano le insidie che vi si celavano.127Please respect copyright.PENANAGYOXYVH7ib
Come se non bastasse, da giorni era stata inviata una staffetta al generale per metterlo al corrente della situazione particolare in cui la Ventesima si trovava e ricevere ulteriori ordini al riguardo. Tuttavia, nonostante fosse ormai passata una settimana, non avevano ancora ricevuto risposta, e si cominciava a pensare che il messaggio fosse stato intercettato.127Please respect copyright.PENANAvW3Tl9qsaA
Il morale degli uomini si faceva sempre più basso e questo preoccupava il legato più dell’idea stessa di affrontare i nemici nei boschi. Una sola legione, se ben motivata, poteva far fronte ad un esercito sconfinato di barbari, ma dieci legioni demoralizzate non sarebbero state in grado di sopraffare nemmeno un villaggio di contadini. Così inviò una nuova staffetta al generale. Nello stesso tempo, decise di mandare due coorti a scovare quei codardi che preferivano nascondersi come conigli anziché combattere da uomini.127Please respect copyright.PENANAszrwvqKxh4
Lucio si era prestato volontario per la missione che tutti sapevano essere un’impresa senza speranza, ma il legato Flavio gli aveva risposto che preferiva tenere gli uomini migliori come ultima riserva e, sebbene si fosse sentito onorato dall’alta considerazione che l’ufficiale aveva mostrato di avere nei suoi riguardi, ciò non era bastato a far fugare la delusione provata dinanzi a quel diniego. Non perché avesse fretta di confrontarsi in battaglia con i nemici, ma perché l’attesa all’interno del fortino gli stava logorando i nervi. Era stanco di aspettare la sorte: preferiva andarle incontro e affrontarla, una volta per tutte.127Please respect copyright.PENANAhnIAk9yncQ
Due giorni dopo l’invio dei manipoli nei boschi, in cima all’altura, comparvero un centinaio di cavalieri germanici disposti in una lunga fila in mezzo alla quale spiccava il gigante biondo, che avevano scoperto essere il principe Chrigel, figlio del re Akon, e che tutti chiamavano il Guerriero Orso a causa della pelliccia che indossava di solito nonostante il caldo.127Please respect copyright.PENANAjXduYZbR5Y
I cavalieri stringevano in mano oggetti dalle forme rotondeggianti. Il Guerriero Orso alzò le braccia emettendo un possente urlo animalesco e i suoi uomini seguirono il suo esempio, sollevando a loro volta due, tre sfere ciascuno, per poi scaraventarle giù dall’altura.127Please respect copyright.PENANAGGmKsokKPx
«Oh, per tutti gli dei, sono teste» gemette con la voce strozzata un giovane ufficiale, che si strinse lo stomaco con le braccia e si allontanò velocemente, in preda ai conati di vomito. Anche Lucio sentì il reflusso dei succhi gastrici risalirgli l’apparato digerente, e dovette fare uno sforzo enorme per fermarlo in gola.127Please respect copyright.PENANAaMYgLb3FvY
Il gigante biondo guidò il cavallo di traverso giù dall’altopiano e scese fino ad arrivare a pochi metri dal fossato che era stato scavato lungo tutto il perimetro esterno, a ridosso delle palizzate.127Please respect copyright.PENANAYsNUOuBe7M
«Romani!» gridò con quanto fiato aveva in corpo, sollevando un grappolo di teste mozzate dalle quali uscivano cordoncini sanguinolenti. Lucio si affrettò sul ballatoio dove si trovava già il legato Flavio.127Please respect copyright.PENANA2KE9o9iNC6
«Sono Chrigel, figlio di Akon, re dei Germani. La prossima volta mandatemi uomini più valorosi di questi, così che con le loro teste io possa fare una collana per il mio cavallo. Con queste non so che farmene!» gridò, gettando le teste contro il fortino. Una andò a conficcarsi in uno dei pali appuntiti piantati nel terrapieno; le altre rimasero impigliate fra i pali, o rotolarono giù per il fossato.127Please respect copyright.PENANAlia2e1MhPJ
Lucio stava per rispondere alla provocazione, ma il legato lo trattenne per un braccio e gli impedì di farlo. Al Germano, tuttavia, non sfuggì quel particolare. Sollevò lo sguardo su di lui e lo fissò a lungo, con un ghigno fiero sulle labbra.127Please respect copyright.PENANAJzPuCbw71P
Lucio sentì il livore divorarlo. Avrebbe voluto precipitarsi fuori, scontrarsi con quel volgare barbaro e fargliela pagare per la scena raccapricciante a cui li stava obbligando e per le parole umilianti con cui aveva infangato l’onore dei legionari. Serrò le mascelle e digrignò i denti con ferocia.127Please respect copyright.PENANAl83BKlA4tU
Il Germano, notando la sua frustrazione, proruppe in una oscena risata di scherno. Infine fece voltare il cavallo e tornò dai suoi uomini, continuando a ridere sguaiatamente e a urlare vittorioso.127Please respect copyright.PENANAosIGdboIXb
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«Quanti sono?» chiese Chrigel al guerriero, afferrando la pelliccia d’orso e infilandosela sopra la pelle nuda. L’estate era inoltrata e il caldo si era ormai fatto opprimente, ma lui non rinunciava a indossarla. Sperava in quel modo di ricevere la forza e il coraggio dallo spirito dell’avversario più temibile che avesse mai affrontato.127Please respect copyright.PENANAHzy4JoaeVp
«Circa duemila uomini» gli rispose il guerriero seguendolo.127Please respect copyright.PENANA2ckeu4uzVD
«Dov’è mio cugino?»127Please respect copyright.PENANA7B8GyLFu9m
«È rimasto appostato con gli uomini in attesa che tu lo raggiunga. Akon è con lui.»127Please respect copyright.PENANARSEonhpdXr
Chrigel si voltò di scatto e fulminò l’uomo con lo sguardo.127Please respect copyright.PENANAqbNrkbAXpH
«Il re Akon, volevi dire!» lo riprese duramente.127Please respect copyright.PENANAN6AuMXQ7yB
Quello impallidì e indietreggiò di un passo. «Il re Akon, sì…»127Please respect copyright.PENANAbba6s6aYeG
Chrigel tirò fuori l’aria dalle narici. Fra lui e il padre non correva certo buon sangue, ma nessuno poteva permettersi di mancargli di rispetto. Scosse la testa e, ancora indignato, montò in sella per raggiungere i suoi uomini.127Please respect copyright.PENANAh7UiWlwG5N
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Chrigel osservava in silenzio i Romani procedere lentamente attraverso la pianura. Conosceva bene la tattica che stavano adottando in quel momento. I nemici la chiamavano “testuggine”. Consisteva nel serrare gli scudi al di sopra delle teste, meno che quelli della prima riga, i quali venivano disposti uno accanto all’altro. In questo modo si formava un muro di scudi dietro cui tutti i legionari trovavano protezione da eventuali frecce nemiche.127Please respect copyright.PENANAUuGL1OFpuu
«Che facciamo? Aspettiamo che si inoltrino nella foresta per attaccarli, come abbiamo fatto la volta scorsa?» chiese Willigis.127Please respect copyright.PENANAbeuc6oeLDL
Tutti i presenti si voltarono a guardarlo in attesa di una sua risposta, ma uno solo era lo sguardo che Chrigel avvertiva su di sé, ed era quello del padre. E questo lo innervosiva oltremodo.127Please respect copyright.PENANAFVi7vLUwiE
«No» rispose. «Voglio risolvere la faccenda una volta per tutte. Li attaccheremo quando inizieranno a salire. Manda un messaggero ad avvisare gli uomini a sud della valle di tenersi pronti a combattere. Dovranno farlo quando il resto dei Romani uscirà dalla fortezza. In questo modo li coglieremo di sorpresa, chiudendoli nella valle.»127Please respect copyright.PENANAKxw9FqtpHO
«E se i Romani dovessero restare all’interno del forte in attesa che il resto dell’esercito rimasto al confine si decida a raggiungerli?» obiettò Ludwig, il padre di Willigis.127Please respect copyright.PENANAkHP18cbnTz
«Se i Romani dovessero decidere di non intervenire in favore dei loro compagni, allora che i nostri restino nascosti nei boschi fino a quando non saremo pronti a dare l’assalto finale al fortino. Per il resto, Ludwig, una cosa per volta. Non voglio starci a pensare adesso all’eventualità che il grosso dell’esercito romano rimasto indietro decida di mettersi in marcia proprio ora.» Poi si voltò verso Willigis. «Hai già in mente chi mandare?» gli chiese.127Please respect copyright.PENANAWYpTNtQEgS
«Andrò io» annunciò il re sorprendendo tutti. Chrigel corrugò la fronte e si voltò a guardare il padre. Lo studiò intensamente e a lungo. Non c’era traccia di ostilità nei suoi lineamenti duri e questo lo spiazzò.127Please respect copyright.PENANAPAqTdR1tJI
«Non guardarmi così, moccioso. Ho bisogno di sgranchirmi le ossa. Sono stanco di stare ad aspettare che quei fottuti si decidano ad arrivare. Guardali come procedono: sembra che qualcuno gli abbia infilato un bastone su per il culo. Di questo passo sarò morto di vecchiaia prima che raggiungano l’altopiano» disse il re provocando l’ilarità generale. Anche Chrigel sorrise. Erano anni che non lo faceva a una battuta di suo padre. A dire il vero erano anni che non si rivolgevano la parola senza aggredirsi con ferocia.127Please respect copyright.PENANAdJ4P1FVYB2
Quando era iniziato il loro alterco? Chrigel non lo ricordava. O forse preferiva non ricordarlo. Eppure conservava anche dei bei ricordi di lui. Ricordi sbiaditi dal tempo di un uomo ruvido ma paziente, mentre insegnava a un ragazzino indomabile a cavalcare, a combattere, a cacciare…127Please respect copyright.PENANApFS29IQ0wT
«Sta’ attento» si sorprese ad esortarlo.127Please respect copyright.PENANANrFfgE69fU
Akon soffiò rumorosamente dalle narici nello stesso modo in cui era solito fare lui. «So badare a me stesso. O hai scordato chi ti ha insegnato tutto quello che sai?» brontolò arcigno il re.127Please respect copyright.PENANAGKR9GpIeXk
«Non l’ho mai fatto.»127Please respect copyright.PENANANrLXtTH8Gl
Rimasero a lungo a fissarsi negli occhi e Chrigel pensò che non si era mai sentito più vicino al padre come in quel momento.127Please respect copyright.PENANAZzDfsyHsMY
«E poi non sei pronto a divenire re. Quella è una cosa che non ti ho ancora insegnato a fare» riprese Akon per stemperare il disagio che si era venuto a creare fra di loro.127Please respect copyright.PENANAfUHORvJwDK
Chrigel rise di nuovo. «Direi allora che hai più di un buon motivo per restare vivo.»127Please respect copyright.PENANA8N4I1ntcDs
«Esatto. Perciò pensa alla tua pellaccia, ragazzo. Mi seccherebbe perdere la possibilità di bastonarti di nuovo» disse il re per poi allontanarsi con passo deciso. Quando scomparve completamente fra gli alberi di faggio in sella al suo destriero, Chrigel si voltò a guardare il cugino con un cenno di sorriso ancora presente sulle labbra, e lo sorprese a fissarlo con una strana luce negli occhi. Rimase interdetto dinanzi a quello sguardo indefinibile e per certi versi glaciale. Si fece terribilmente serio e assunse un’espressione indagatrice. Willigis, a quel punto, abbassò gli occhi, come se si fosse sentito in colpa per qualcosa. Chrigel aprì bocca per chiedergli spiegazioni, ma poi desistette. I Romani avanzavano e lui aveva cose più urgenti a cui pensare.127Please respect copyright.PENANAUSZuPNfgi5
«Fa’ posizionare i tronchi degli alberi e i massi di roccia sul ciglio del burrone» gli ordinò dunque. Willigis si apprestò ad ubbidire, continuando a tenere la testa bassa.127Please respect copyright.PENANA3lEh21cYXW
Ludwig era talmente assorto dall’avanzamento dei Romani che non si era accorto di nulla. Chrigel gli si affiancò. Fisicamente lui e suo zio si somigliavano molto. Avevano la stessa altezza e la stessa muscolatura, lo stesso sorriso e gli stessi occhi. Perfino nell’andatura erano simili, tanto che era difficile distinguerli da lontano. Ma non nel carattere. Quello Chrigel sapeva di averlo preso da suo padre, anche se gli costava ammetterlo.127Please respect copyright.PENANABoGtHBrsrL
Allo stesso modo, Ludwig e Willigis non possedevano le stesse fattezze ma andavano d’accordo perché erano caratterialmente uguali. Forse Ludwig aveva avuto modo di parlare col figlio e di approfondire quali fossero le cose che lo tormentavano.127Please respect copyright.PENANAtFNjvwC7ZH
«Willigis è strano da un po’ di tempo. Lo è da quando ha rimandato la donna caledone dal padre. Non mi ha mai voluto spiegare la ragione del suo gesto. A te ha mai detto niente?» gli chiese quindi.127Please respect copyright.PENANADxThL3e83z
Ludwig scosse la testa. «Non so cosa gli abbia fatto quella donna, Chrigel, ma sarà meglio per lei non farsi più vedere, o la strangolo con queste mani. Qualche giorno dopo essersene andata, Willigis mi ha accusato di essere l’ombra di un re e che a causa mia lui era un nessuno qualunque. Era completamente ubriaco e non ho dato troppo peso alle sue parole, ma sono convinto che la donna caledone c’entri qualcosa.»127Please respect copyright.PENANAoumiACSOSO
Chrigel contrasse le mascelle pensieroso e annuì lievemente. Sì, Ludwig aveva ragione. Ne era convinto anche lui: la donna caledone c’entrava qualcosa.127Please respect copyright.PENANApKRHrtPpWD
«Pensi che ce la faremo anche stavolta? Siamo la metà di loro» gli chiese poi preoccupato Ludwig cambiando discorso, indicando col capo i nemici a valle che iniziavano ad avvicinarsi alla base del promontorio.127Please respect copyright.PENANApemnGcRDZV
«Sono sicuro di sì. Sì, ce la faremo. E quando avremo sterminato questi porci andremo incontro a quelli che sono rimasti al confine. Questa è la nostra terra, Ludwig, nessuno ce la porterà via. E nella nostra terra i porci partono svantaggiati: non possono schierare l’esercito come fanno di solito. Quando combattono spalla a spalla sono invincibili, ma non quando vengono dispersi e sono costretti a farlo ognuno per conto proprio. E affrontati singolarmente non fanno poi così paura» dichiarò Chrigel sicuro di sé. Le sue parole sortirono l’effetto sperato perché Ludwig distese i lineamenti del volto in un sorriso carico di fiducia. Gli diede una vigorosa pacca sulla spalla e si diresse verso gli uomini appostati dietro le siepi.127Please respect copyright.PENANAPdbwDptU3X
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Tutto era stato predisposto secondo i suoi ordini; grossi massi di roccia e tronchi di alberi erano stati posizionati sul ciglio dell’altura, in attesa di rotolare giù e falciare più nemici possibile.127Please respect copyright.PENANAMfJPv5xltk
I Romani avevano già cominciato a inerpicarsi sul pendio. Chrigel stava solo aspettando che arrivassero a metà strada per dare il segnale ai suoi uomini di iniziare l’attacco. Nell’attesa, si accovacciò al fianco di Willigis.127Please respect copyright.PENANA6bxeG54JS8
Poteva avvertire il suo stato d’animo inquieto. Avrebbe dato qualsiasi cosa per conoscere i suoi pensieri. In fondo, intorno a lui ruotava tutto il suo mondo. Willigis era molto più di un cugino: era la sua coscienza e il suo equilibrio, l’unico in grado di frenare la sua passionalità, di farlo riflettere e, qualche volta, di fargli prendere decisioni ponderate anziché avventate. Era insomma non solo l’unico fratello che avesse mai potuto sperare di avere, ma anche un consigliere affidabile e un amico leale.127Please respect copyright.PENANAor7L11NBL6
Eppure, qualcosa in quel loro reciproco rapporto di assoluta fiducia era andato incrinandosi.127Please respect copyright.PENANA36a8uhSfP4
Come se avesse ascoltato i suoi pensieri, Willigis sospirò a fondo e disse, con un filo di voce: «Dobbiamo parlare, Chrigel.»127Please respect copyright.PENANAHUWkVwGNAr
«Lo so e lo faremo. Ma non ora. Posso affrontare una cosa per volta, Willigis.»127Please respect copyright.PENANACEJfAZ5ooI
«Va bene... Ma sappi che darei la mia vita per te.»127Please respect copyright.PENANAULfsA6ChE5
Chrigel si sentì rincuorato da quell’ammissione. Lo guardò con affetto e annuì.127Please respect copyright.PENANA4yDMZOTosa
«Vale anche per me» affermò.127Please respect copyright.PENANAWp26oUHzXD
Tornarono entrambi a interessarsi ai Romani, che avevano nel frattempo accorciato le distanze non senza evidenti difficoltà. Il terreno sul quale si arrampicavano aveva una pendenza piuttosto elevata ed era scivoloso a causa del muschio che cresceva abbondante sulla superficie rocciosa. Per questo i Romani, ad ogni passo, piantavano il pugio nel terreno, procedendo lentamente.127Please respect copyright.PENANA9uZ3BC35dr
Chrigel sorrise esaltato. Sentiva i muscoli vibrare dall’eccitazione della battaglia imminente.127Please respect copyright.PENANAF4TtySDRof
«Sei pronto?» chiese al cugino.127Please respect copyright.PENANAA55xaouJkF
Willigis gli sorrise di rimando. «Pronto! E che Vingedorr ci assista anche stavolta!»127Please respect copyright.PENANAQzMGtHmYUd
«Lo farà!» esclamò fiducioso Chrigel, per poi alzarsi in piedi e sollevare la spada in aria, emettendo un urlo feroce. Gli uomini risposero con altre grida e spinsero giù dalla cima della collina i massi e i tronchi.127Please respect copyright.PENANAz4H2kUFlzu
I Romani non fecero in tempo a riprendersi dallo stupore che furono investiti dalla valanga. Alcuni finirono schiacciati, molti altri persero quel po’ di aderenza al suolo e rovinarono all’indietro, addosso ai propri compagni.127Please respect copyright.PENANAb603hSwp6S
In quell’orgia di corpi che si ammassavano l’uno sull’altro e si spingevano vicendevolmente verso il fondovalle, qualcuno trovava la forza di rimettersi in piedi e proseguire l’avanzata, con un’espressione di folle terrore dipinta sul volto.127Please respect copyright.PENANAdt8iQGNjL6
Chrigel andò loro incontro con andamento sicuro; i muscoli delle sue gambe erano abituati e ben allenati agli impervi pendii di quella terra bitorzoluta e rocciosa.127Please respect copyright.PENANAivlW7WJv3G
Investì un legionario e lo colpì in testa con un fendente. Il metallo dell’elmo cedette al colpo possente e la lama affilata andò a conficcarsi nel cranio. Spinse con un calcio il corpo del soldato morto addosso ai suoi compagni, alcuni dei quali persero a loro volta l’equilibrio e scivolarono all’indietro.127Please respect copyright.PENANAhPzSfX1Ezz
Avanzò impetuoso assestando fendenti, dilaniando carni e mozzando teste. Dalla posizione elevata in cui si trovava gli riusciva facile, grazie anche all’enorme spada a due tagli. L’aria fu presto satura di odori aggressivi, di sangue, sudore e urina.127Please respect copyright.PENANAXXGc5HqswC
Pian piano, l’ondata dei nemici fu respinta nuovamente verso la parte pianeggiante, ma ciò che rimaneva dell’esercito romano era sparpagliato e quindi inoffensivo. I Germani continuarono a pressarli per non dar loro modo di riorganizzarsi e disporsi in ranghi serrati.127Please respect copyright.PENANABXAVtTWSLb
All’improvviso, al suono di uno strumento a fiato, i Romani ripiegarono verso il forte. Gli uomini urlarono vittoriosi ma non Chrigel, che ordinò a sua volta la ritirata. Sapeva che, una volta che i legionari si fossero trovati al sicuro all’interno dell’accampamento, sarebbero stati bersagli facili per le frecce. Infatti, come aveva previsto, mentre correvano in maniera disordinata verso il pendio, un muro di frecce si scagliò contro di loro. Una di queste andò a colpire un giovane guerriero. Entrò poco sopra la cervice e uscì dalla trachea. Egli si accasciò a terra tenendosi la gola sanguinolenta con le mani e si voltò a guardarlo con gli occhi spalancati in una tacita richiesta di aiuto, rantolando in cerca di aria. Chrigel si diresse verso di lui e afferrò la freccia. In quel preciso istante, un’altra colpì il giovane alla schiena uccidendolo sul colpo, ponendo fine alle sue sofferenze.127Please respect copyright.PENANAXU7AkK5Uck
Finalmente la pioggia di frecce cessò. Chrigel lanciò un’occhiata dietro di sé e non si sorprese di vedere che i Romani stavano defluendo dal forte per schierarsi in file ordinate al suo esterno. In realtà era quello che aveva sperato accadesse.127Please respect copyright.PENANABUfF07MHgq
Spostò l’attenzione sui cavalieri romani che si dirigevano velocemente verso di loro. Aveva preferito fare a meno dei cavalli per evitare che si azzoppassero nella discesa. Ciò nonostante andò incontro ai cavalieri urlando, e di nuovo tutti seguirono il suo esempio.127Please respect copyright.PENANA4OiDsGkXL3
Scartò di lato per evitare il giavellotto lanciato da un equestre, si chinò e colpì con un fendente i garretti anteriori della sua cavalcatura, la quale si accasciò al suolo con un nitrito sollevando un grosso nuvolone di polvere e disarcionando il suo cavaliere. Chrigel si affrettò a colpire l’uomo di taglio sul ventre e gli aprì una ferita profonda dalla quale fuoriuscirono le viscere. Si risollevò giusto in tempo per accorgersi che un altro soldato a cavallo puntava su di lui. Afferrò da terra il giavellotto appena schivato e glielo lanciò addosso, colpendolo dritto alla gola. Poi, un istante prima di essere investito dal cavallo, ancora una volta scartò, afferrò le briglie, roteò agilmente il corpo e, prendendo slancio dalla velocità dell’animale stesso, balzò sopra di esso, dietro al soldato agonizzante che spinse giù con una smorfia. Tirò le briglie e il cavallo arrestò la corsa.127Please respect copyright.PENANAAkrRD0le5q
In quel momento, un lungo fischio proveniente dalla formazione romana richiamò i cavalieri, che si ritirarono prontamente e andarono a disporsi lungo le fasce laterali.127Please respect copyright.PENANAoR2Da49wPH
I due schieramenti si fronteggiarono a lungo, gridando reciproci insulti. I Romani battevano i gladi sugli scudi nel tentativo di sovrastare le possenti voci dei Germani.127Please respect copyright.PENANAhSH8F2Bmc6
Chrigel continuava a lanciare veloci occhiate alle spalle dei nemici con la speranza di avvistare il resto dei suoi uomini guidati dal padre. E quando scorse il baluginare di centinaia di lame che dai rilievi meridionali si riversavano a fondovalle, emise un nuovo urlo trionfante.127Please respect copyright.PENANAyPt4jimn7g
Niente li avrebbe più fermati, ora. Loro erano i guerrieri germanici, il terrore dei popoli della Grande Isola, e in quel giorno avrebbero dimostrato per l’ennesima volta la loro superiorità sui Romani, infliggendo a quel popolo arrogante una nuova, umiliante sconfitta.127Please respect copyright.PENANAwzmyuCPpT6
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